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E' in casi come quello di Luis Alberto Suarez che, per descrivere le sue grandi qualità da attaccante, ci si potrebbe affidare unicamente ai numeri. Sono 81, infatti, le reti messe a segno in 110 partite con l'Ajax dal 2007 al 2011 e 69, con lo stesso numero di gare, quelle siglate con la maglia del Liverpool. Nell'estate 2014 la consacrazione: dopo il controverso Mondiale brasiliano chiuso con il morso a Chiellini e la conseguente squalifica di 4 mesi, passa al Barcellona dove con Messi e Neymar forma un trio d'attacco tra i migliori di sempre e con il quale vince tutto quanto si possa vincere a livello di club oltre al titolo di "Pichichi" nel 2015/2016 con 40 gol. Ceduto Neymar, Suarez è rimasto in blaugrana dove ha continuto a segnare e a vincere in coppia con Leo Messi. Con la Nazionale maggiore dell'Uruguay, i gol sono 50, numero che lo rende primatista assoluto nella storia della Celeste. Luis Suarez è nato a Salto, a due passi dal confine argentino, il 24 gennaio 1987; muove i suoi primi passi calcistici nel Nacional, portando un notevole contributo alla vittoria del campionato 2005-2006. Gli osservatori europei si accorgono di lui ed è il club olandese del Groningen che se lo assicura per 800.000 euro; basta una stagione con 29 presenze e 10 reti per confermare tutte le sue qualità e così nell'estate 2007 l'Ajax non se lo fa sfuggire: da lì inizierà la grande avventura che lo porterà a essere uno degli attaccanti più forti al mondo. Con la maglia della Celeste addosso la sua più grande soddisfazione rimane il trionfo nella Copa America 2011 in Argentina, dove l'Uruguay conquista il trofeo e lui viene nominato miglior giocatore della manifestazione. Attaccante completo, spietato in area di rigore, ma anche capace di tanto movimento, Suarez sarà il trascinatore di quella Celeste che in Russia proverà ad alzare al cielo la Coppa del Mondo.