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Sembrerebbe un girone dal pronostico chiuso il Gruppo B dei Mondiali di Russia 2018. Sulla carta a farla da padroni dovrebbero essere Spagna e Portogallo, con Marocco e Iran destinate a raccogliere le briciole; ai mondiali, però, le sorprese sono sempre dietro l'angolo e per questo Sardar Azmoun, attaccante iraniano di 23 anni, farà di tutto per lasciare il segno e per scombinare l'acquisito. Nato a Gonbad-e Kavus in Iran l'1 gennaio 1995, Azmoun è un centravanti di 1 metro e 86 attualmente in forze al Rubin Kazan, in Russia; comincia a giocare a calcio giovanissimo nella squadra della propria città, passa poi al Sepahan con cui vince il campionato iraniano senza però che lui metta piede in campo; le ottime performance offerte nelle nazionali giovanili iraniane spingono i russi del Rubin Kazan ad acquistarlo nel 2013 e Azmoun sbarca dunque nella Russian Premier League. A marzo 2015 va al Rostov per giocare lì gli ultimi 3 mesi della stagione, e si ferma nella nuova squadra anche per la stagione successiva e fino all'estate del 2017, mentre su di lui si concentra l'interesse di numerosi club di prestigio di tutta Europa. Nel luglio del 2017 il ritorno al Rubin Kazan, dove milita tuttora. Debutta in nazionale il 26 maggio 2014, e per lui in totale si contano 32 presenze con 23 reti messe a segno: un bottino niente male che ne fa il miglior marcatore nella storia della nazionale del suo paese. Azmoun va in Russia per stupire, con la sua nazionale e a livello personale, perché il passaggio ad uno dei club più forti d'Europa per un talento come il suo non è certo un'utopia irrealizzabile.