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Se è opinione comune, tra tifosi e appassionati di calcio, considerare il Belgio non più come una possibile outsider, ma come una vera e propria potenza del calcio mondiale, tanto del merito va a un collettivo di alto livello, ma altrettanto a uno dei suoi fuoriclasse principali, il fantasista del Chelsea Eden Hazard. Ancora piuttosto giovane - è nato a La Louviere il 7 gennaio 1991 - Hazard ha già lasciato il segno nel calcio europeo, legando inizialmente il suo nome a quello dell'ex tecnico della Roma Rudi Garcia. Fu lui a esaltarne le qualità nel Lilla, squadra dove Eden è cresciuto calcisticamente, posizionandolo sulla sinistra del suo classico 4-3-3 e arrivando a una clamorosa vittoria del titolo francese nel 2011. Dopo il titolo Hazard rimane un'altra stagione nel nord della Francia, chiudendo la sua esperienza al Lilla nell'estate 2012 con 36 reti in 147 presenze. Quel palcoscenico diventa d'un tratto troppo piccolo per lui, che piace tanto anche all'Inter, ma la cifra di 40 milioni che Roman Abramovich sborsa per portarlo al suo Chelsea era, suo tempo, fuori mercato per qualsiasi club italiano. In Premier League Hazard fa benissimo da subito, venendo nominato miglior giocatore del campionato nel 2014-2015 e disputando poi altre 3 stagioni, sempre con i Blues, comunque su ottimi livelli. In parallelo ai suoi risultati nei club, Hazard, sposato con Natasha e padre di Yanis, Leo e Samy, nonché fratello del venticinquenne Thorgan (a sua volta buon calciatore), scala le vette della Nazionale belga: il suo debutto risale al 19 novembre 2008 nel match finito 1-1 con il Lussemburgo e da lì gli allenatori, compreso l'attuale commissario tecnico Roberto Martinez, sempre più gli affidano le chiavi della squadra, tanto da arrivare ad disputare a 27 anni ben 84 partite con 21 gol all'attivo. Eden Hazard è l'uomo simbolo di un Belgio mai così ricco di talento e che vuole far saltare il banco ai Mondiali di Russia.