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C'è anche l'Islanda a Russia 2018, ed è una qualificazione meritatissima quella di Gylfi Sigurdsson e compagni, già da qualche anno protagonisti assoluti del panorama calcistico internazionale. Centrocampista dotato di un gran tiro, Sigurdsson è nato a Reykjavik il 9 settembre 1989, e come si conviene ad un islandese doc fa anche della fisicità una delle sue armi migliori: un metro e ottantasei centimetri per settantanove chili costituiscono una barriera niente male per chi deve andare a contrasto con una siffatta massa di muscoli. Dopo le prime esperienze nelle giovanili di un paio di squadre in patria, il calciatore islandese passa nel 2005, a soli sedici anni, al Reading, dopo aver fallito l'ingaggio al Preston North End, ed è nel Regno Unito che si sviluppa tutta la sua carriera, ad eccezione di un anno e mezzo trascorso in Bundesliga nell'Hoffenheim. Durante l'esperienza al Reading due prestiti, al Shrewsbury Town ed al Crewe Alexandra, poi come detto un anno e mezzo in Bundesliga, il prestito allo Swansea nel gennaio 2012, due anni al Tottenham e poi di nuovo allo Swansea, di cui è stato uno dei calciatori più rappresentativi fino all'agosto del 2017, momento del passaggio all'Everton. Mentre cresce e si forma come calciatore, Sigurdsson compie tutta la trafila nelle nazionali giovanili del suo paese, collezionando, tra Under 17, Under 18, Under 19 ed Under 21 di Islanda trentacinque presenze e diciotto reti: un bottino da goleador puro, più che da centrocampista seppur d'attacco. L'esordio in nazionale maggiore avviene il 29 maggio 2010 in occasione di un'amichevole contro Andorra ma l'esplosione è tutta relativa alle qualificazioni ad Euro 2016 dove trascina i suoi con 6 reti in 10 presenze; ora l'avventura del Mondiale di Russia, dove Sigurdsson con la sua Islanda ha tutta l'intenzione di giocare da protagonista.