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Chi ha qualche capello bianco in più sulla testa ricorderà senz'altro i due mondiali consecutivi cui ha partecipato l'Irlanda del Nord, quello di Spagna 1982, con il passaggio del primo turno e l'eliminazione ai gironi del secondo turno, e quello del 1986, finito invece molto presto per i giocatori in maglia verde. Più lontana la unica precedente partecipazione ai mondiali del 1958. Quest'anno sarà invece la prima volta che la nazionale che fu di George Best affronterà la fase finale di un Campionato europeo per nazioni, e lo farà potendo contare sulla classe e sul talento di Kyle Lafferty. Centravanti di un metro e novantatré centimetri per ottantotto chilogrammi di peso (il classico fisico da calcio inglese, si sarebbe detto una volta), Lafferty è nato il 16 settembre 1987 a Enniskillen, nell'Irlanda del Nord. Nella sua lunga carriera ha vestito tantissime maglie, tra cui quella rosanero del Palermo di Zamparini, nella stagione giocata nel campionato cadetto, anno 2013/2014: trentaquattro presenze ed undici gol per lui in Serie B, due presenze ed un gol in Coppa Italia, ma soprattutto un'immediata breccia nel cuore dei tifosi siciliani, che ancora lo ricordano con grande affetto. Prima di Palermo, il Burnley, un prestito al Darlington, quattro anni nei Rangers di Glasgow e uno a Sion; dopo il Palermo, il Norwich City, il Rizespor in Turchia, ancora Norwich City e infine il Birmingham. "E' un donnaiolo fuori controllo che non si allena, per questo lo abbiamo ceduto"; queste le parole di Maurizio Zamparini al momento della cessione di Lafferty al Norwich. Può essere che a livello di club la carriera di Lafferty abbia imboccato una parabola discendente, ma non quando si parla di nazionale dato che nelle qualificazioni ha messo a segno ben 7 reti in 9 presenze portandosi i suoi sulle spalle fino a Francia 2016.