Esistono personaggi leggendari in tutti gli sport: creature quasi mitologiche che sembrano sfidare le leggi del tempo, e che a quarant'anni o giù di lì hanno ancora il talento, la capacità e la forza di competere e di non sfigurare con gente di vent'anni più giovane. Uno di questi è senz'altro il portiere dell'Ungheria, Gabor Kiraly: nato a Szombathely il 1 aprile 1976, un metro e novanta per novantuno chili di peso, Kiraly ha vissuto quasi tutta la sua carriera tra Inghilterra e Germania. Cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città, il portierone ungherese lascia per la prima volta la sua patria per approdare in Bundesliga, nell'Hertha Berlino, dove rimane per ben sette anni; poi, Crystal Palace, West Ham, Aston Villa, ancora Palace, Burnley, il ritorno in Germania nel Bayer Leverkusen, Monaco 1860, ancora un salto in Inghilterra nel Fulham ed infine il ritorno in patria nella squadra in cui è cresciuto, l'Haladas di Szombathely. Nel palmares di Gabor Kiraly ci sono due coppe di Lega tedesca, vinte con l'Herta Berlino nelle stagioni 2000/2001 e 2001/2002 e, a livello personale, ben quattro riconoscimenti come calciatore ungherese dell'anno nel 1998, nel 1999, nel 2000 e nel 2001. Nella nazionale maggiore del suo paese ha collezionato oltre cento presenze (in totale Kiraly ha giocato in carriera oltre settecentocinquanta partite ufficiali) e la partecipazione ad Euro 2016 costituisce la ciliegina sulla torta di una carriera davvero straordinaria, tutta vissuta giocando con gli inseparabili pantaloni della tuta.
