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Robbie Keane non è solo un giocatore di calcio, è l'anima della nazionale irlandese: con 143 presenze è il calciatore con il maggior numero di presenze in nazionale, con 67 reti il più prolifico con la maglia dell'Eire sulle spalle. Bastano questi due dati a descrivere il suo rapporto con la maglia dell'isola di Smeraldo, iniziato nel lontano 1998. Nato a Dublino l'8 luglio 1980, Robbie Keane è ben noto anche ai tifosi italiani: appena ventenne fu acquistato dall'Inter per l'astronomica cifra di trenta miliardi di lire, ma dopo un buon inizio e l'esonero di Marcello Lippi, col nuovo allenatore Marco Tardelli per lui fu notte fonda. Relegato in panchina, considerato una riserva, Keane non riuscì a sfondare e già a gennaio prese la strada di casa per andare in prestito al Leeds, dove mise a segno nove reti in diciotto incontri. Dopo le giovanili nel Wolverhampton, il Coventry e l'Inter per Keane ci fu dunque il Leeds, poi sei anni di Tottenham, il periodo migliore della sua carriera, con ottanta reti in centonovantasette incontri, Liverpool, ancora Tottenham, i prestiti al Celtic ed al West Ham, e poi il Los Angeles Galaxy, squadra in cui milita tuttora fatta eccezione per un breve prestito all'Aston Villa nel 2012. Attaccante veloce e molto agile, Keane può ricoprire tutti i ruoli del fronte d'attacco, ed oltre a segnare molto, cosa che continua a fare anche da quando gioca nella Major League Soccer, è capace di offrire ai compagni assist preziosi per la finalizzazione in rete. Amatissimo dai tifosi delle squadre in cui ha militato, in particolare da quelli del Tottenham, Keane chiede a questi Campionati europei un palcoscenico degno per il finale di una splendida carriera da guerriero delle aree di rigore.