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"Sono arrivato da re, me ne vado da leggenda"; non è mai banale Zlatan Ibrahimovic quando decide di rilasciare delle dichiarazioni alla stampa, e queste sono le parole con cui il campione svedese si è congedato dal Paris Saint Germain, al termine di quattro stagioni esaltanti, che hanno portato la squadra della capitale francese dal ruolo di comprimaria a livello europeo, ad una delle assolute protagoniste del calcio che conta. Malmoe, Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan e Paris Saint Germain le squadre della sua meravigliosa carriera, cui nulla toglie il fatto che il gigante di origini jugoslave, nato il 3 ottobre 1981, non sia mai riuscito a vincere la Champions League. I numeri della carriera di Zlatan Ibrahimovic sono spaventosi, e non si possono ignorare in quella che vuole essere la scheda di presentazione del giocatore più atteso di Euro 2016: vittoria di due campionati in Olanda, due "vinti sul campo" con la Juventus, tre con l'Inter ed uno con il Milan, la Liga con il Barcellona, quattro scudetti con la maglia del Paris Saint Germain. Non si contano coppe e supercoppe nazionali in giro per l'Europa. A livello internazionale, una Supercoppa europea ed un Campionato del mondo per club con la maglia del Barcellona. Non si contano neanche le volte che Ibrahimovic si è aggiudicato la classifica dei marcatori dei campionati in cui ha giocato: basti ricordare, "solamente", che nel campionato appena trascorso in Ligue 1 il genio di Rosengard ha segnato 38 reti in 31 presenze. In attesa di conoscere la decisione sul suo futuro, gli appassionati se lo potranno godere ad Euro 2016: in nazionale Ibra conta oltre cento presenze condite da più di sessanta reti: a quasi 35 anni potrebbe essere uno degli ultimi appuntamenti di cartello per lui con la maglia della Svezia sulle spalle. Per questo, i tifosi sono certi che Ibrahimovic in Francia regalerà ancora magie.